Passeggiando per strada, oggi si vedono sempre più persone distratte, alcuni sembrano parlare da soli, ma hanno l’auricolare quindi sono al telefono, altri sono immersi nei propri pensieri e spesso non si accorgono del mondo che li circonda, altri invece parlano davvero da soli, non proprio da soli, ma con la loro voce interiore che è in continua modalità “rompi coglioni”.
Questa vocina è presente in tutti noi e spesso critica qualsiasi cosa facciamo.
La vocina ce l’hai anche tu che, probabilmente, mentre stai leggendo ti sta dicendo:
- Che cazzo dice questo?
- Dice che parlo da solo come i matti?
- Lui è il matto io sono apposto.
Tranquill@, questa vocina che di consueto viene chiamato dialogo interiore, è presente in tutti. Quindi non sei l’unico matto, lo siamo tutti.
Molte persone cercano di non ascoltarla, perché li critica costantemente. Ma più la ignorano, più diventa forte. Il dialogo interiore può essere positivo o negativo, ma nell’90% dei casi è negativo.
Viviamo un una società costruita sul senso di colpa e quindi ogni persona è come se fosse drogata ed ha costantemente bisogno della sua dose di paura, altrimenti non riesce a produrre l’adrenalina per affrontare la giornata.
Invece quel 10% che utilizza il dialogo interiore in modo positivo, accresce l’autostima in se e crede che ogni situazione sia un opportunità. Non è che è nata con questa capacità, ma ha imparato come si fa.
Ricorda che il dialogo interiore è l’insieme dei tuoi pensieri indirizzati a te stess@. Il dialogo interiore guida enormemente le azioni che ognuno di noi compie, ed influenza anche i risultati.
Per poter creare un alleanza con questa parte di te, prima di tutto devi riconoscerla, poi devi ringraziarla e poi indirizzarla a frasi più positive.
Facciamo un esempio:
mettiamo caso che una persona si trova ad affrontare un colloquio di lavoro per un lavoro che ha sempre sognato. È un esempio, ma può essere applicato ad ogni area della tua vita.
È in sala d’attesa e inizia un dialogo poco produttivo con se stessa.
La voce le dice: non sei portat@ per questo lavoro e, se la lasciamo parlare non viene fermata subito, inizierà a elencare tutti i motivi del perché non si è portati. Siccome è una parte di te troverà, stai pur cert@, delle motivazioni valide. Così facendo, probabilmente, il colloquio andrà male.
Adesso facciamo andiamo a capire come creare l’alleanza con questa vocina, con questa parte di te.
Appena la voce inizia a parlare la devi fermare subito, prima che inizi a dare le motivazioni. Esempio: Non sei portat@ per questo lavoro, in questo preciso punto, prendi tu la parola e comunichi dicendole: Grazie per avermelo detto, ma io sono la persona più adatta per questo lavoro e a questo punto punto enunci tutte le tue motivazioni del perché sei la persona più adatta.
Puoi anche dire: ti voglio bene e ti ringrazio per avermelo detto, ma sono la persona giusta al posto giusto.
Con questo cosa voglio dire che la persona in oggetto sarà assunta? Certo che no, ma probabilmente il colloquio andrà meglio.
Questo processo richiede molta attenzione e molto allenamento, ma sicuramente ne vale la pena perché, parlare positivamente con se stessi migliora:
- Autostima,
- Fiducia in se e negli altrimenti,
- migliora la gestione emozionale,
- aiuta a vivere meglio gli eventi che la vita ci mette ogni giorno davanti.
Quindi rimboccati le maniche e alleati alla tua voce interiore.